martedì 14 agosto 2007

Santa Giustina, Resia e i sacrifici nel nome del progresso

In Val di Non, nel 1940 iniziarono i lavori per la diga di Santa Giustina. Subito interrotti dalla guerra, furono ripresi nel 1946 e portati a termine nel 1951 con l'inaugurazione della centrale idroelettrica, la più grande del Trentino. Oggi la valle ricorda tale grande evento che ha cambiato l'assetto della stessa, con un film documentario ed una mostra fotografica, a cura del museo storico in Trento.
In Provincia di Bolzano, poco lontano dal confine con l'Austria e con la Svizzera, alla fine degli anni 40 venne costruito un lago artificiale analogo, il lago di Resia. I centri dei paesi di Resia e di Curon in alta Val Venosta vennero allagati e i loro abitanti furono costretti a spostarsi - i più fortunati ottennero case in un villaggio di nuova costruzione poco lontano, altri trovarono una sistemazione il vallate più lontane. Come testimonianza di questo avvenimento c'è ancora il campanile che spunta dal lago, divenuto anche il simbolo di Resia.

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